Isterectomia sub-totale con annessiectomia bilaterale e colposacropessi laparoscopica
Surgeons: Prof. Vizzielli – Dott.ssa Arcieri
Il prolasso degli organi pelvici nella donna è causato da un indebolimento dei legamenti, del tessuto connettivo e dei muscoli del pavimento pelvico che determina la discesa di uno o più organi pelvici [vescica (cistocele), intestino tenue (enterocele), retto (rettocele), utero (isterocele) e volta vaginale] attraverso le pareti vaginali.
Il prolasso viene classificato in gradi di severità (dal I al IV grado) in base al livello di discesa degli organi pelvici rispetto alla rima imenale.
La chirurgia del prolasso genitale è una chirurgia ricostruttiva ed è indicata in caso di prolasso sintomatico. Gli obiettivi della chirurgia pelvica ricostruttiva sono quelli di ripristinare la normale anatomia con lo scopo di migliorare i sintomi.
Il trattamento di scelta del difetto centrale (isterocele o prolasso di volta vaginale) è la colposacropessi laparoscopica.
La procedura consiste nell’utilizzo di una protesi (mesh) che viene fissata alla cupola vaginale (nelle pazienti che hanno precedentemente rimosso l’utero) o alla cervice uterina e che viene ancorata al promontorio dell’osso sacro (legamento longitudinale anteriore del sacro). Nelle pazienti che non hanno precedentemente rimosso l’utero, viene eseguita, prima della sospensione, una isterectomia sub-totale ovvero la rimozione del corpo dell’utero con il mantenimento della cervice uterina. Nelle donne che desiderano conservare la fertilità o in casi selezionati, è possibile mantenere l’utero e procedere alla sua sospensione con protesi al promontorio del sacro. Nei casi di donne in menopausa l’isterectomia è associata all’asportazione degli annessi.
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