A cura della Dott.ssa Federica Perelli
Dirigente medico – Specialista in Ginecologia e Ostetricia
Dipartimento Materno infantile – USL Toscana Centro
Ginecologia Pediatrica, Meyer Children’s ospital IRCCS, Firenze
Perelli F. et al Eur J Surg Oncol. 2025 Jul;51(7):109982.
Nel panorama della chirurgia oncologica ginecologica, l’evoluzione tecnologica e la ricerca clinica si intrecciano per offrire soluzioni sempre più efficaci, sicure e meno invasive, specialmente nelle pazienti fragili e anziane. Il protocollo CINECA, pubblicato nel 2025 sulla rivista “European Journal of Surgical Oncology”, rappresenta un esempio lampante di questa sinergia, delineando uno studio volto a valutare le potenzialità di un dispositivo ad energia bipolare avanzata, il Caiman®, nel trattamento delle pazienti over 65 con carcinoma endometriale in stadio precoce. Questo studio, condotto presso l’unità di Oncologia Ginecologica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, si propone di rispondere a domande fondamentali circa l’efficacia e la sicurezza di questo dispositivo in un contesto clinico particolarmente delicato.
Perché un focus sulle pazienti anziane?
L’incremento dell’età media della popolazione e la prevalenza del carcinoma endometriale in età avanzata impongono una riflessione sulla gestione chirurgica di questa categoria di pazienti. La loro vulnerabilità, legata a comorbidità, ridotta capacità di recupero e maggior rischio di complicanze, richiede approcci terapeutici sempre più mirati e meno traumatici. La chirurgia mini-invasiva, in particolare la laparoscopia, si conferma come una valida alternativa alla chirurgia tradizionale, riducendo i tempi di recupero, il dolore postoperatorio e il rischio di complicanze gravi. Tuttavia, la tecnologia degli strumenti di dissezione e di coagulazione rappresenta un elemento chiave per ottimizzare i risultati.
Il ruolo del dispositivo Caiman®.
Il protocollo CINECA si focalizza sull’utilizzo del Caiman®, un dispositivo ad energia bipolare avanzata, approvato dalla FDA nel 2013. La sua progettazione innovativa, con un’ampia apertura delle branche e un design articolato, permette di ottenere una coagulazione efficace e un taglio preciso dei tessuti, riducendo il rischio di sanguinamenti intraoperatori e di danni termici agli organi circostanti. La sua applicazione nel contesto delle procedure chirurgiche necessarie per stadiazione e cura delle pazienti affette da neoplasia endometriale, ovvero l’isterectomia radicale laparoscopica di tipo A (secondo la classificazione di Querleu-Morrow), associata a salpingo-ooforectomia bilaterale e valutazione dei linfonodi pelvici, rappresenta un passo avanti nel rendere questa procedura più sicura e più rapida.
Il protocollo CINECA.
Il protocollo si distingue per un disegno osservazionale, prospettico e monocentrico, con l’obiettivo primario di valutare il tempo chirurgico totale, considerato come parametro di efficacia e di efficienza dell’intervento. Tra gli obiettivi secondari, si annoverano la valutazione delle complicanze intra e postoperatorie, la durata della degenza ospedaliera, e la sicurezza complessiva del dispositivo. La scelta di focalizzarsi su pazienti con tumore endometriale in stadio precoce (FIGO2009 IA e IB) e con buona condizione clinica (ASA 1-2) garantisce una popolazione omogenea e rappresentativa, facilitando l’interpretazione dei dati.
I dati preliminari, pubblicati nel 2025, sono entusiasmanti: il tempo chirurgico mediano si aggira intorno ai 135 minuti, un risultato compatibile con la letteratura più recente sull’argomento e inferiore rispetto a tecniche tradizionali. Nessuna complicanza intraoperatoria di rilievo è stata attribuita all’uso del Caiman®, e le complicanze postoperatorie sono risultate minime, con assenza di eventi gravi (Grado 4-5 secondo la nota classificazione di Clavien-Dindo). La degenza ospedaliera si è attestata mediamente su due giorni, confermando l’efficacia del dispositivo nel favorire un recupero rapido.
Questi risultati aprono importanti prospettive: la possibilità di eseguire interventi più rapidi e sicuri, minimizzando i rischi di sanguinamento e di danni termici, soprattutto in una popolazione fragile come quella anziana. La sicurezza del dispositivo, con una bassa incidenza di complicanze, rafforza l’idea che tecnologie a base di energia bipolare avanzata possano diventare standard di riferimento in chirurgia ginecologica oncologica, anche in contesti di comorbidità elevate.
Il protocollo CINECA si inserisce in un momento in cui la chirurgia minimamente invasiva per il carcinoma endometriale si sta consolidando, ma richiede ancora validazioni robuste, soprattutto in popolazioni vulnerabili. La sua rilevanza risiede nella capacità di dimostrare, attraverso dati clinici concreti, che strumenti come il Caiman® possano migliorare la qualità di vita delle pazienti, ridurre i tempi di intervento e ottimizzare l’impiego delle risorse ospedaliere.
Inoltre, l’attenzione alla valutazione dell’accuratezza dello staging linfonodale, ovvero della precisione nell’identificazione e rimozione dei linfonodi sentinella e della dissezione pelvica sottolinea l’impegno del protocollo nel migliorare anche gli aspetti oncologici, garantendo un’accurata stadiazione e un trattamento completo senza sacrificare la sicurezza del paziente.
Un passo avanti verso il futuro della chirurgia oncologica
L’aspetto più stimolante di questa pubblicazione è la sua prospettiva: il protocollo Cineca del 2025 anticipa un paradigma in cui i dispositivi ad energia bipolare avanzata come il Caiman® possono diventare strumenti di routine, non solo nel trattamento di pazienti giovani e in buona salute, ma anche in quelli più fragili, garantendo risultati ottimali senza compromessi.
L’auspicio è che questi dati stimolino ulteriori studi, in particolare trial randomizzati e multicentrici, capaci di confermare l’efficacia e la sicurezza di questa tecnologia su scala più ampia. Solo così potremo integrare definitivamente queste innovazioni nelle linee guida e nelle pratiche cliniche quotidiane, migliorando la qualità di cura e la prognosi delle pazienti con endometrio.
In conclusione, lo studio CINECA rappresenta un fondamentale contributo alla chirurgia oncologica ginecologica, evidenziando come l’innovazione tecnologica possa tradursi in benefici concreti per le pazienti, in particolare per le più vulnerabili. La sinergia tra tecnologia avanzata, approfondimento clinico e attenzione alle esigenze delle pazienti rappresenta il cammino verso un futuro in cui la chirurgia sarà sempre più sicura, efficace e centrata sulla qualità di vita.
Questo studio non è solo una conferma delle potenzialità del dispositivo Caiman®, ma anche un invito a riflettere sulla rapida evoluzione delle tecniche e delle tecnologie, pronti a integrare le novità più promettenti nel proprio arsenale terapeutico. La sfida è quella di continuare a innovare, senza perdere di vista il nostro obiettivo principale: offrire alle nostre pazienti un trattamento oncologico di eccellenza, con il massimo rispetto per la loro vulnerabilità e dignità.